ALLIEVO AGENTE ANDREA Questo blog è stato creato dagli studenti della classe 3°E della S.M.S Parini-Merello di Genova per raccontare e discutere le nostre attività relative all' Educazione alla Legalità
giovedì 14 aprile 2011
mercoledì 13 aprile 2011
Violenza psicologica
Cos'è la violenza psicologica?
Viene definita violenza psicologica l’insieme di tutte quelle azioni intese a colpire l’aspetto morale della vittima. L'offesa, la disistima, la svalutazione, la privazione della libertà sono alcune forme in cui si manifesta. Chi violenta è qualcuno che conosce molto bene la vittima, sa che punti toccare, sa che cosa dirle e come dirglielo, sa come far male perché sa il momento in cui farlo e ferisce ancora di più perché magari è qualcuno a cui vuole bene.
L'uomo violento...
Non è possibile definire un profilo standard di uomo violento, né tanto meno è corretto affidarsi allo stereotipo secondo il quale solo gli uomini di livello socioculturale basso possano esercitare violenza psicologica nei confronti delle donne. In genere, però, gli uomini che compiono violenza psicologica vengono definiti narcisisti perché sono persone con un Io grandioso che cercano un legame con l'altro al solo scopo di annientarlo, attaccandosi alla loro integrità. Si circondano di persone che in realtà non sono viste come tali bensì come oggetti: l'altro non esiste in quanto individuo ma in quanto specchio che gli offre l'illusione di esistere. Gli altri sono solo un riflesso di loro stessi. Proprio per questo motivo le vittime hanno l'impressione di essere annullate nella loro individualità.
Conseguenze della violenza psicologica…
Le conseguenze della violenza psicologica possono essere molto gravi. Non bisogna correre il rischio di sottovalutare la forza delle parole. La violenza, intesa come agito continuativo e protratto nel tempo, tende a ledere aree vitali della personalità, aumenta la vulnerabilità e favorisce l'esordio di disturbi psichici, ostacolando la guarigione se permane e favorendola se viene interrotta.
Viene definita violenza psicologica l’insieme di tutte quelle azioni intese a colpire l’aspetto morale della vittima. L'offesa, la disistima, la svalutazione, la privazione della libertà sono alcune forme in cui si manifesta. Chi violenta è qualcuno che conosce molto bene la vittima, sa che punti toccare, sa che cosa dirle e come dirglielo, sa come far male perché sa il momento in cui farlo e ferisce ancora di più perché magari è qualcuno a cui vuole bene.
L'uomo violento...
Non è possibile definire un profilo standard di uomo violento, né tanto meno è corretto affidarsi allo stereotipo secondo il quale solo gli uomini di livello socioculturale basso possano esercitare violenza psicologica nei confronti delle donne. In genere, però, gli uomini che compiono violenza psicologica vengono definiti narcisisti perché sono persone con un Io grandioso che cercano un legame con l'altro al solo scopo di annientarlo, attaccandosi alla loro integrità. Si circondano di persone che in realtà non sono viste come tali bensì come oggetti: l'altro non esiste in quanto individuo ma in quanto specchio che gli offre l'illusione di esistere. Gli altri sono solo un riflesso di loro stessi. Proprio per questo motivo le vittime hanno l'impressione di essere annullate nella loro individualità.
Conseguenze della violenza psicologica…
Le conseguenze della violenza psicologica possono essere molto gravi. Non bisogna correre il rischio di sottovalutare la forza delle parole. La violenza, intesa come agito continuativo e protratto nel tempo, tende a ledere aree vitali della personalità, aumenta la vulnerabilità e favorisce l'esordio di disturbi psichici, ostacolando la guarigione se permane e favorendola se viene interrotta.
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